Intervista a Gino Fabbri, dedizione e passione
La pasticceria è dedizione e passione, con lo sguardo aperto al futuro: questo il credo di Gino Fabbri, presidente dell’Associazione Maestri Pasticceri Italiani e figura di riferimento nel panorama dell’alta pasticceria. Un maestro amato e rispettato non solo per gli importanti riconoscimenti conseguiti a livello internazionale, ma anche per la saggezza acquisita nel corso di una luminosa carriera, sempre indirizzata a costruire ed evolversi, coinvolgendo i giovani. Cura minuziosamente ogni dettaglio e alla regola non sfugge la comunicazione digitale, seguita personalmente dalla figlia Viviana, che ne ha la regia.
Quanto importante ritenete sia, oggi, la comunicazione digitale per la vostra attività?
È importantissima: puoi fare il prodotto migliore del mondo, ma non serve assolutamente a nulla se non lo comunichi in modo adeguato. La situazione legata all’emergenza sanitaria ha confermato quello che succedeva già da prima: non esiste più il passaparola ma il “passa-messaggio”, il “passa-post” – concedetemi questi termini – e la semplice parola conta molto meno di un tempo. Perché con un post mostri qualcosa di certo, immediatamente visibile come una foto, invece le parole soltanto non bastano più, almeno per certe fasce d’età. Da noi la comunicazione, non solo quella digitale, è intesa come un concetto trasversale che coinvolge molteplici aspetti: dal cartellino davanti al prodotto per dare il giusto risalto agli ingredienti, alla presentazione finale, dall’organizzazione di eventi alle nuove uscite. Oggi la comunicazione ha un’importanza enorme, veramente. Quando abbiamo iniziato, negli anni ‘70, si faceva tutto a voce, parlando con il cliente, non si scriveva niente, a volte neanche il cartellino con il prezzo. Adesso tutto si è evoluto.
Quali servizi offrite tramite i canali digitali e con quale riscontro? Quali altri servizi vorreste eventualmente introdurre in futuro?
Da tempo abbiamo una presenza consolidata sui social e, recentemente, abbiamo attivato due servizi diversi di vendita attraverso i canali digitali. Offriamo la consegna a domicilio appoggiandoci a @Cosaporto.it, un progetto di “quality delivery”: ogni giorno ritirano i prodotti da noi e si occupano di consegnarli a domicilio, mentre i clienti bolognesi possono acquistarli online allo stesso prezzo del negozio, ma con la comodità di riceverli a direttamente casa. Proprio in questi giorni, inoltre, stiamo mettendo a punto il servizio di e-commerce che consentirà di raggiungere persone che abitano in tutta Italia e riguarderà le tipologie di prodotti che si possono spedire su base nazionale. Queste ultime novità sono state dettate un po’ anche dall’emergenza sanitaria.
La situazione che stiamo affrontando come ha cambiato la vostra strategia di comunicazione digitale?
Di comune accordo, come famiglia e come soci di azienda, abbiamo scelto di evitare di dare messaggi negativi e abbiamo preferito veicolare una comunicazione dal tono positivo, senza mai esagerare né in un senso né nell’altro. Ne sentiamo già abbastanza di brutte notizie e ritengo che avere un atteggiamento positivo, nel contesto in cui ci troviamo, sia quantomai opportuno. Oggi, il valore del nostro lavoro non sta solo nel proporre un prodotto “buono”, ma anche nella cura dell’estetica, nel servizio che offriamo e in tanti altri aspetti, come appunto il modo in cui ci rapportiamo alla clientela.
Quali elementi avete voluto inserire nel sito e in genere nella comunicazione digitale per rispecchiare al meglio l’immagine del vostro locale?
Crediamo che anche nella comunicazione digitale la nostra pasticceria debba essere autentica, trasparente, realistica. Non possiamo aggiungere effetti speciali, là dove non serve a nulla: la foto della torta deve rispecchiare esattamente quello che il cliente troverà da noi in negozio. È vero che la comunicazione digitale offre una vetrina, ma non vorrei che diventasse come quelle vetrine degli anni ‘70 – ‘80 dove il prodotto in esposizione era perfetto, ma spesso si rivelava molto diverso da quello in vendita, perché vetrina e produzione venivano gestite in due modi diversi. Con mia figlia Viviana non vogliamo creare aspettative sbagliate. Cerchiamo di fare delle bellissime foto per mostrare al meglio i nostri prodotti, dando poi in negozio un qualcosa di più: non possiamo fare l’inverso, sarebbe una delusione per il cliente. Riteniamo che adesso come adesso ci sia bisogno di essere realisti.
Chi segue la comunicazione digitale all’interno della pasticceria? Vi appoggiate a un’agenzia esterna del tutto o in parte?
La comunicazione digitale la segue interamente mia figlia Viviana, che gestisce il sito e i social con il supporto di 2 o 3 consulenti, che ci danno un appoggio a seconda della necessità (per esempio ci supportano un paio di fotografi molto bravi). Da alcuni mesi abbiamo iniziato a collaborare con un’agenzia che si sta occupando della nostra immagine.
Gino Fabbri è un’istituzione per la pasticceria italiana che, rimanendo fedele al proprio percorso, guarda con favore alle potenzialità offerte dalla comunicazione attraversi i nuovi strumenti digitali. L’imperativo è rispecchiare fedelmente la propria identità nel negozio così come nella vetrina online. Il tutto senza effetti speciali, dei quali il maestro Fabbri non ha di certo bisogno.