Gelato per tutti i gusti: alla scoperta delle gelaterie più seducenti

L’estate è ormai alle porte. In molte regioni è arrivata già da un po’ e qualche fortunato ha già avuto il privilegio di godersi il piacere della prima tintarella e del primo tutto al mare. Afa, caldo e temperature elevate tuttavia non vanno propriamente d’accordo con i dolci: il cioccolato si scioglie, le creme si conservano con difficoltà. Ma c’è un’eccezione: il gelato artigianale, quella delizia del palato e dei sensi in grado di mettere tutti d’accordo, dai bambini ai nonni. Lo si può gustare 365 giorni all’anno ed è adatto a tutte le occasioni: come dessert alla fine di un pranzo o di una cena in compagnia, come pausa di piacere dallo studio o dal lavoro, come merenda refrigerante in un pomeriggio in spiaggia, come scusa per una passeggiata romantica.

Impossibile non amarlo, anche perché ce n’è davvero (letteralmente) per tutti i gusti!

L’Italia può fregiarsi di essere considerata la madrepatria di questa prelibatezza: il gelato è universalmente riconosciuto come uno dei simboli della nostra secolare tradizione gastronomica e riscuote ovunque successo. In tutto il mondo si contano decine di migliaia di gelaterie, sparse ad ogni angolo del pianeta: alcune vantano nomi nostrani, a dimostrazione delle origini dei fondatori e della scuola di provenienza, mentre altre sono frutto del lavoro e della passione di persone che, anche se lontane, si sono innamorate di questa nostra eccellenza.

Gelateria stile tradizionale

Il design della gelateria artigianale

L’aspetto che, più degli altri, contraddistingue una gelateria dalle altre è il design, lo stile che ne costituisce il carattere e la rende unica ed inconfondibile. Non ne esistono di giusti o sbagliati, ma alcune tendenze sono predominanti rispetto alle altre. Proviamo a riassumerle in tre categorie quelle al momento più diffuse.

  1. Ambiente tradizionale

È quello che caratterizza le gelaterie storiche, quelle rimaste praticamente tali e quali a se stesse da sempre o quelle che, seppure ristrutturate e rinnovate, hanno comunque mantenuto fede allo stile originale. Si contraddistinguono, solitamente, per la presenza di colori vivaci, accesi ed accattivanti che hanno lo scopo di catturare lo sguardo e l’attenzione di tutti, dai più piccoli ai più grandi, e di invitarli ad entrare.

  1. Ambiente vintage – shabby

Il ritorno al vintage è una tendenza abbastanza diffusa e in voga negli ultimi anni sotto vari aspetti: dal design all’abbigliamento. Sono moltissime le gelaterie artigianali che si ispirano a questo stile, caratterizzato innanzitutto dall’utilizzo di colori chiari: bianco e tonalità pastello in primis. Questo risponde sia a questioni estetiche, sia intende suggerire ed infondere in chi entra l’idea della semplicità, della naturalità, della genuinità del prodotto: il bianco rimanda al colore del latte, mentre le tonalità pastello a quello di un gelato privo di additivi e coloranti.

L’impiego di elementi di arredo e decorativi in legno e realizzati mediante il recupero di altri oggetti suggerisce invece l’idea dell’artigianalità, del fatto a mano.

  1. Ambiente industrial

Anche in questo caso si tratta di una tendenza abbastanza diffusa negli ultimi tempi. L’aspetto che la contraddistingue è la presenza di materiali lasciati volutamente a vista: strutture in ferro e acciaio, pareti in cemento o mattoni a vista, impianti e canalizzazioni esibite come elementi di arredo. I colori predominanti sono contrastanti: chiari e scuri (cemento e vetro vs ferro e acciaio) e caldi e freddi (mattone vs cemento). A contorno della scena a volte ci sono anche componenti meccaniche di vario genere con l’intento di richiamare l’idea di laboratorio, di luogo di produzione.

Si tratta ovviamente di categorie generali, che non costituiscono la regola: non mancano i casi di gelaterie che esulano da qualsiasi etichetta o che, al contrario, mettono insieme elementi ed aspetti di stili diversi.

Un secondo elemento che funziona da discriminante tra le gelaterie è la modalità di esposizione del gelato, conservato all’interno di vetrine refrigerate appositamente progettate e realizzate. All’interno di queste i vari gusti vengono conservati o nelle sorbettiere, le vaschette in cui il gelato è in vista, o nelle carapine, i secchielli tradizionali chiusi da coperchio. Impossibile stabilire quale sia il contenitore più adeguato: si tratta di scelte derivanti dalla scuola di pensiero del mastro gelatiere e da preferenze estetico – stilistiche.

Gelateria stile classico

Qual è il gelato più buono d’Italia?

Dal 2017 anche il Gambero Rosso ha provato a dare una risposta a questa domanda che fa sognare i più golosi. Da quest’anno infatti, tra le varie guide realizzate da quest’azienda, si aggiunge un nuovo, seducente titolo: Guida gelaterie d’Italia 2017. Al suo interno vengono analizzate quelle che, in base ai parametri considerati, risultano essere tra le eccellenze della gelateria italiana: le valutazioni sono espresse in coni, da 0 a 3 a seconda del livello raggiunto.

Delle oltre 37.000 gelaterie presenti sul territorio nazionale, poco più di una trentina sono quelle che sono state in grado di ottenere l’ambito riconoscimento dei tre coni Gambero Rosso.

Vediamone dieci tra le più rinomate, in ordine da Nord a Sud.

  1. Alberto Marchetti a Torino, Alassio e Milano

Il gelato è prodotto secondo le ricette di famiglia, prediligendo ingredienti e materie prime di qualità e selezionati con cura. Senza aggiungere altro, a detta dello stesso Marchetti.

  1. Soban a Valenza ed Alessandra

Il gelatiere Andrea Soban è uno spirito errante alla costante ricerca di nuovi gusti, sapori ed eccellenze locali da valorizzare. È uno sperimentatore e fautore del gelato gourmet a chilometro zero.

  1. L’albero dei gelati a Seregno, Cogliate e Monza

Ingredienti locali e freschissimi, in certi casi autoprodotti, allo scopo di produrre gelato sostenibile. Affascinanti quanto gustose le proposte salate! Da qualche anno sono sbarcati anche nella Grande Mela, con punti vendita a Brooklyn e Manhattan.

  1. Bloom a Modena

Gelato gourmet all’insegna di ingredienti artigianali e di un uso limitato di zucchero. Dove possibile si fa a meno anche del latte!

  1. Ciacco – Gelato senz’altro a Parma, Milano e Bergamo

Anche in questo caso il “senz’altro” del nome sottolinea la naturalità e la purezza delle materie prime e del prodotto finale. Alcuni gusti sono adatti anche ai palati vegani.

  1. Cremeria Capolinea a Reggio Emilia

Il gelatiere Simone De Feo ama sorprendere con sperimentazioni salate, ma, allo stesso tempo, non delude con i gusti classici. Il suo gelato nasce dalla collaborazione con le piccole comunità produttive locali e cavalca costantemente l’onda delle più attuali tendenze gastronomiche e della pasticceria.

  1. De’ Coltelli a Pisa e Lucca

Ingredienti e materie prime sono rigorosamente bio e prodotti all’interno di micro – realtà locali e circoscritte, come yogurt e ricotta di pecora del parco di San Rossore. Gusti rari e puramente toscani senza tralasciare il tocco gourmet.

  1. Gelateria cioccolateria Paolo Brunelli a Senigallia ed Agugliano

Paolo Brunelli è un vero e proprio maestro del gelato contemporaneo: propone abbinamenti inconsueti ma che esaltano il palato. La guida Gambero Rosso Gelaterie d’Italia 2017, gli ha attribuito anche il Premio Speciale per il miglior gelato al cioccolato.

  1. Otaleg! a Roma

La qualità del gelato del maestro Marco Radicioni, dai molti esperti considerato il migliore di Roma, risiede nella lavorazione tradizionale, lenta e curata nei minimi particolari.

  1. Di Matteo a Torchiara

In questo minuscolo bar – gelateria nascosto nella provincia salernitana, il maestro Raffaele Del Verme estasia i palati dei clienti con gusti i semplici e genuini delle tipicità locali.

Elena D'Ottavi - FB showcases

Arch. ELENA OTTAVI

Marchigiana amante dei numeri, dell’Arte e della sua storia. Curiosa, sensibile ed interessata soprattutto alle questioni legate al recupero urbano, alla tutela del territorio e del patrimonio architettonico-artistico-paesaggistico, alla progettazione sostenibile ed al design, opera come architetto free-lance e collabora ai blog di alcune aziende del settore.

Innamorata dei libri e del mare, sogna di poter viaggiare alla scoperta del mondo e dei luoghi in cui la buona Architettura ed il Design hanno saputo (e sapranno) dare vita a spazi urbani vivi e sostenibili, sotto tutti i punti di vista. E, ovviamente, di progettarli!

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